Mangiarne uno al giorno a colazione, per noi salentini, è un rito. Non esiste bar che non li abbia esposti in bella vista. Il pasticciotto, questo nome tanto curioso che a digitarlo il pc lo sottolinea come errore. Pasticciotto è un nome proprio, una scelta di vita. Conosciamo persone che “non è giornata se non mangio un pasticciotto” ma non uno qualunque, quel pasticciotto fatto in quella pasticceria. E via la gara a chi lo fa più buono. “No quello è troppo dolce”, “Quello è troppo secco”, “Quello così”, “Quello colà” … Una cosa è certa, il colore di un buon pasticciotto deve assomigliare al colore dell’oro. E poi c’è ne per tutti i gusti: alla crema di limone, alla crema pasticcera e amarena, al cioccolato, al pistacchio…
Insomma se è vero che un popolo lo si capisce da come parla e da come mangia, su di noi, salentini, leccesi o pugliesi che vogliate definirci, avrete tanto da scoprire.